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Digestione e Cambio di Stagione
30/09/2024Blog,I consigli di Farmacie Ravenna
- Pubblicato inCon l’arrivo dell’autunno il nostro intestino può andare in tilt. Le motivazioni alla base di questo disagio sono più articolate del pensiero comune. Indiscutibile è che l’estate ha offerto molteplici “stimoli” di trasgressione dalla normale dieta e configurato abitudini di movimento diverse dall’ordinario, sicuramente più dinamiche e accompagnate dal massaggio dell’acqua, consumata in maggiori quantità per contrastare il caldo e la profusa sudorazione e goduta anche durante i bagni al mare, benefici per attivare peristalsi e donare rilassamento al gastroenterico oltre che alla mente.
Ed è proprio questo il punto: l’apparato gastrointestinale “pensa” e avverte i cambiamenti climatici e di umore tanto quanto “noi”.
L’autunno riporta ai ritmi quotidiani tutt’altro che rilassanti, l’alimentazione si fa più abbondante e ricca in carboidrati raffinati, le temperature si abbassano e l’organismo passa dal caldo ovunque alla permanenza in ambienti chiusi con basse temperature all’esterno; diminuiscono le ore di luce con il passaggio all’ora solare. Il mutamento del ritmo circadiano incide sulla produzione di neurotrasmettitori come melatonina e serotonina influenzando negativamente il ritmo sonno-veglia e il tono dell’umore. Tutto questo acuisce disturbi latenti e silenti quali bruciore di stomaco, cattiva digestione e di seguito colite, stipsi e gonfiore. L’autunno inasprisce i problemi del digerente.
Non tutta la responsabilità del quadro è da imputare al passaggio di stagione: il fastidio all’addome, il mal di testa e l’irrequietezza sono dovuti anche alla stretta correlazione tra l’intestino e la produzione di serotonina; il cosiddetto ormone del buonumore è infatti prodotto in grossa percentuale dai batteri presenti nell’intestino. Questo meccanismo spiega il corto circuito che si innesca quando siamo sotto stress per fattori esterni e imputiamo il nostro malessere fisico a questi trascurando il fatto che dovremmo incrementare attraverso buone abitudini o aiuti “integrativi” la proliferazione della flora batterica intestinale indispensabile alla produzione di “ormoni benefici”.
Per rendere più digeribile questo passaggio dovremmo mantenere una buona dose di attività fisica quotidiana e un’ottima idratazione, continuando a bere un paio di litri d’acqua al giorno o se più gradite bevande calde non zuccherate. La motilità intestinale ringrazierà. Nonostante i primi freddi ci inducano a una dieta natalizia, sarebbe bene limitare l’assunzione di alimenti grassi e carboidrati prediligendo gli alimenti ricchi in fibra e i cereali integrali; questi aiutano la flora batterica a proliferare migliorando le funzioni intestinali e la produzione di serotonina. Si trae beneficio dal consumo di frutta di stagione, uva fichi e melograno ricchi in bioflavonoidi migliorano il microcircolo sanguigno e tonificano i vasi venosi di tutto l’organismo. Se tutto questo non basta e l’intestino non ritrova il buonumore esiste una vasta gamma di prodotti per l’integrazione a base di pool enzimatici digestivi per supportare la scissione di alimenti “complessi” che siano proteici o derivati del latte (le intolleranze in questo periodo subiscono un’impennata nei sintomi), o buste a base di macrogol che rendono all’intestino questo passaggio più vivibile e regolato.